PIÙ e PER. Banca e Segni matematici di crescita
Nel febbraio del 1998,
vincendo una gara verso altri Studi,
ho creato il Logo
per l’Istituto Centrale
delle Banche Popolari Italiane.
L’Istituto, in quel momento,
comprendeva 92 banche.
Quando sono andato a Milano
a conoscere le Alte Sfere,
vedendomi così giovane,
la prima domanda
che mi hanno rivolto è stata:
Lei è Sergio Bianco oppure è suo figlio?
La seconda domanda è stata:
Lei viene da Camogli, vero?
Complimenti.
In effetti sembrava strano
che, partendo dal mio paesino sul mare,
avessi battuto
la concorrenza di alcuni studi internazionali
di grande fama.
Hegel afferma che lo spirito del mondo
si manifesta in ogni epoca
in un determinato luogo.
Mi piace pensare che quel giorno,
così come ora,
lo spirito del mondo,
per quanto riguarda i Simboli
sia stato e sia sopra Cala dell’Oro.
La soluzione proposta
per il Simbolo delle Banche Popolari
è semplice e di comprensione immediata.
Il PIÙ e il PER,
segni matematici di crescita,
evidenziano, nel cuore del Simbolo,
un vettore che si staglia
orientato verso destra,
la direzione del futuro.
Il PIÙ non è espresso
in modo completo e scolastico.
Questo particolare potenziante
genera una dinamica intuitiva
in equilibrio con la stabilità del segno.
Domani parlerò di una Banca
che, nella propria comunicazione,
dimostra di non comprendere
il significato del segno
in relazione alla parola.
Naturalmente non giudico l’Impresa
ma valuto l’incoerenza che dimostra
nell’uso dei simboli.
Restate connessi, ma non troppo.
Sergio Bianco, Logogenesi